Leon - Villar Mazarife
- pasoapaso6
- 20 set 2017
- Tempo di lettura: 1 min


Ventesima tappa
Stamani abbiamo salutato R. Odio gli addii. Riempiono sempre di tristezza per qualcosa che finisce. Anche se, tra i tanti pellegrini, è più probabile che possa di nuovo vedere R. di molti altri.
Alla fine anche il tedesco C. e S. l'australiana hanno deciso di proseguire con me il cammino e non fermarsi un giorno in più a Leon. Una delle prime cose che mi diranno sarà "Adesso non potrai più parlare italiano come facevi con R., adesso dovrai parlar solo inglese!". Sorrido. Sono due bei compagni, davvero.
Poco dopo l'uscita da Leon, ahimè, a S. cade il telefono in terra, e smetterà di funzionare. Si parte proprio bene. Il vetro sembra esser stato preso a sassate.
La tappa non sarà lunga ma sfiancante. Soprattutto perché S., oltre al telefono rotto, ha problemi di vesciche. Tanto che ad un certo punto si metterà i miei sandali, anche se ci naviga (io ho il 40-41 mentre lei il 37). L'arrivo nel paesino di Villar, dopo una bella tappa sotto il sole, ci fa decidere di fermarci. Qui incontriamo di nuovo Brittany, che mi "salverà" la vita prestandomi un gel simil "voltaren" per i dolori ai ginocchi. Sta facendo il cammino con il fidanzato.
Più tardi, nell'unica locanda del paese, ceneremo con delle ragazze tedesche, che sembrano conoscermi. Ma dove l'ho incontrate? Ma certo, a Pamplona! Sono state così gentili da chiedermi se stessi bene e volessi qualcosa dalla farmacia. È come fossimo davvero tutti fratelli. Che bello lo spirito dei pellegrini!!
300 km a Santiago.
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