Quella marcia in più
- pasoapaso6
- 4 mar 2017
- Tempo di lettura: 1 min
Non capita spesso, anzi, purtroppo non è una cosa ricorrente.

C'è chi si accontenta, c'è chi ha tentato e non c'è riuscito, c'è chi non ha trovato di meglio. Ma, se ti capita, te ne accorgi subito. Conoscere qualcuno che ama il proprio lavoro. Occhi che brillano, sorriso a 360º, tranquillità e voglia di mettersi alla prova. Costantemente. È raro, ahimè, ma, se le trovi, portano quel qualcosa in più a tutto quel che fanno. Una sorta di "ingrediente segreto".
Oggi ho conosciuto lei, Caterina. Insegnante di 65 anni. Fuori il cielo era grigio, e le nuvole promettevano acqua. Si è presentata, a me e all'altra operatrice, con modi affabili, ed un gran sorriso. Ci ha subito dato qualche consiglio, partecipando poi attivamente con i bambini e mettendosi in gioco. Non prendendosi troppo sul serio, ma interagendo con loro con naturalezza e spontaneità, riuscendo a creare, insieme a noi, un bel clima all'interno del gruppo. A differenza di altre insegnanti, che sono state difficili da coinvolgere, lei si è buttata a capofitto nelle attività, senza il bisogno di chiederle nulla. E, prima di andare via, ci ha fatto sapere che parteciperá a tutti i prossimi incontri (anche se non sarebbe lei l'insegnante designata e non verrà pagata) perché "sono attività che le piacciono troppo". E, noi, siamo contente di averla sulla nostra barca!
Quindi provate, con tutte le vostre forze, a rincorrere ciò che vi piace, a fare un lavoro gratificante. Non arrendetevi alle prime difficoltà. Ne gioverete voi, ma anche chi vi sta intorno.
E tutto assumerà un'altra tonalità. Anche in una giornata di pioggia.
Comentarios