Lo specchio dell'anima
- pasoapaso6
- 16 feb 2017
- Tempo di lettura: 1 min
Tutti noi portiamo nel cuore il ricordo di un adulto che è stato importante, ci ha cambiato o aiutato durante l'infanzia. Un adulto non facente parte della nostra famiglia. Una maestra, un allenatore, un amico dei nostri genitori. Qualcuno che è stato particolarmente benevolo nei nostri confronti.
Io mi porto dietro il ricordo della bidella delle elementari, Anna.
L'ho rivista, un paio d'anni fa, per caso, dopo diverso tempo. Ha salutato me e mia sorella calorosamente, abbracciandoci. E ci ha detto le seguenti parole, che non scorderò: "Cavolo come siete cresciute e cambiate! Ma non i vostri occhi. Gli occhi sono sempre gli stessi di quando eravate bambine."
E, forse, è per questo che si dice gli occhi siano lo specchio dell'anima. Perché, nonostante il corpo sia soggetto a cambiamenti, gli occhi rimangono e rimarranno sempre gli stessi di quando eravamo bambini. Limpidi, schietti, ingenui e disarmanti. Insomma, Vivi.
(in foto: Musée d’Orsay, Paris)

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