B., Italiana di Bergamo
- pasoapaso6
- 13 feb 2017
- Tempo di lettura: 3 min

B., italiana di Bergamo. Ci siamo conosciute nel tratto che da Logroño porta a Nájera. Avevamo entrambe optato per "tagliare" ed evitare di fare il "giro panoramico". Io ero seduta ad un tavolino nell'area di sosta, per una breve pausa. Ti sei avvicinata, chiedendomi se potevi sederti. Ti avevo già vista a Los Arcos (due tappe prima), mentre chiacchieravi in spagnolo con Santiago (un personaggio che diceva in continuazione "io sono il camino") ed un'altra ragazza. Avevo scambiato anche te, per spagnola. Abbiamo parlato qualche minuto, poi ho ripreso a camminare. Il cielo non prometteva bene. Durante la strada che ci separava da Nájera ci siamo incrociate spesso. Qualche km prima dell'arrivo ha cominciato a piovere. Stanche, ed entrambe fuori fase, ci siamo trovate nel medesimo albergue, il primo per la via (ed il piú lontano dal centro cittadino). Era arrivato il mio giorno no. Complice la stanchezza e la pioggia ho creduto di aver la febbre, e mi era preso lo sconforto al pensiero del possibile successivo giorno di pioggia. Vicino a noi 3 americani (di cui due gemelli) chiacchieravano animatamente al cellulare, raccontando al loro interlocutore come è bello il cammino, come ti cambia, le persone che incontri, i paesi che superi, la fatica, la mancanza di casa ed il riuscire ad apprezzare meglio i rapporti, i fatti, le situazioni, gli affetti, a distanza. Più tardi, dopo un breve riposo, quando mi sveglio, ancora fuori fase, ti trovo nel letto a fianco. Iniziamo a parlare, mi racconti di te, del tuo arrivo con tuo padre a SJPDP. Avevi gli occhi che ti brillavano, emozionati. Vi siete salutati “male”, quel giorno, in Francia. Ma, il giorno dopo, te lo sei ritrovato alla fine della tappa, a Roncisvalle, ed è stato davvero bello riabbracciarlo, tralasciando ogni screzio. Non poteva andarsene senza aver chiarito. Dopo un po' mi hai convinto ad uscire, io ancora non avevo visto Nájera. E, quello che ha fatto la differenza, è stato dirmi di questo “concurso de pinchos” per i baretti. Io, il cibo e l'alcool: un unico amore. Abbiamo incrociato diverse persone che già conoscevi, scambiandoci qualche parola. Fin quando non abbiamo beccato S., che già conoscevamo entrambe, ed un signore olandese (che arrivava a piedi dall'Olanda. Un mito!), che si sono uniti a noi. Ovviamente dopo qualche bicchiere di vino tinto già abbiam confuso per "dolci" degli stuzzichini di pesce. E vabbè, capita. Una cosa credo che mai ci scorderemo di quella serata: la mousse di fegato di oca! Che squisitezza! Ultima tappa del “giro”, per chiudere in bellezza. Manca poco rimettiamo tutto. Dopo quella sera, ci siamo incrociate un po' di volte. Abbiamo fatto anche un pezzo insieme (tra Belorado e San Juan) la tappa prima di Burgos, quando hai percorso qualche km sia con me che con T., ed entrambi ci siam sentiti male, quel giorno. Sarà mica stata colpa tua? L'ultima volta ci siamo viste a Reliegos, dove abbiamo cenato insieme e "incontrato" qualche italiano particolare (mi viene in mente la storia di Carlo, tra tutti. Ricordi?). Quando ci siamo conosciute mi hai detto che non sapevi il motivo per cui hai intrapreso questa avventura. Io credo che adesso tu l'abbia capito: incrociare la mia strada! A parte gli scherzi, di sicuro é stata un'esperienza indimenticabile, qualunque sia stato il tuo vero carburante. Ti auguro il meglio, amica mia. Nonostante la tua giovane età hai fegato da vendere (e non da mangiare!). Ci siamo scambiate qualche confidenza, trovandoci subito in sintonia (nonostante il mio modo di parlare, che spesso e volentieri servirebbe un traduttore, me ne rendo conto). Abbiamo entrambe avuto esperienze simili e cotte fulminee. Siamo pur sempre partite con la mente aperta alle nuove opportunità ed occasioni. Ci siamo sentite spesso, durante il camino e dopo. Sono contenta di averti conosciuto e sono sicura che le nostre strade si incroceranno di nuovo. Perché la vera difficoltà non è conoscermi, ma liberarsi di me! Non so come ringraziarti per avermi "risollevato" nella mia giornata no. E, per ora, ti auguro buen camino, peregrina.
Comentários