"Viaggio ad Auschwitz a/r" spettacolo teatrale
- pasoapaso6
- 24 gen 2017
- Tempo di lettura: 2 min

Il destino, il caso, il fato, a volte è strano. Ti raggiunge così, una sera, in compagnia di un amico davanti ad un bicchier di vino. O, all'improvviso, un pigro martedì mattina. E tu non puoi far altro che abbracciarlo. Coincidenze? Proprio come sul Camino? O forse è un ennesimo segnale? Chissà. Sono a teatro, oggi. C'è uno spettacolo su Auschwitz ("Viaggio ad Auschwitz a/r"), ci sono i ragazzi delle scuole medie ed elementari. Non ho fatto caso alla trama, anche se in questi giorni ho portato in giro locandine e volantini. Quando inizia, però, ho un colpo al cuore. Si vede che, in un qualche strano modo, dovevo essere qui, in questo momento. Il principio è il racconto di un amico che ha fatto il Camino di Santiago de Compostela. Per poi raccontare di un altro cammino. Un cammino diverso, intrapreso nel 2011 dall'attore. Un cammino lungo 76 giorni (70 tappe circa), da Borgo San Dalmazzo (Cuneo) ad Auschwitz. Il solito percorso che, nel 1944, ha portato 26 ebrei cuneesi nel famoso lager. E dal quale non hanno fatto ritorno. È il racconto di Gimmi Basilotta, ma è anche il racconto di ognuno di noi. Di quelle brutte pagine che, però, non possiamo, e non dobbiamo, dimenticare. Un progetto dal titolo Passodopopasso (e ditemi se non è questa un'ennesima coincidenza) che ha avuto premi e riconoscimenti per il suo alto valore morale e culturale. Mi ha coinvolto completamente, e non solo perché si trattava di un cammino. Anche attraverso le 76 parole che, prima di partire con i suoi due figli e una "troupe" al suo seguito, Gimmi si è fatto suggerire da amici e conoscenti. Ho avuto i brividi dall'inizio alla fine. E mi sono lasciata travolgere e coinvolgere. Un cammino, qualunque esso sia, ti cambia. E, proprio come diceva Gimmi, ci metti del tempo a capire come ed in che modo. Ci metti del tempo a sbrogliare l'intera matassa di avventure e pensieri che naviga nei tuoi ricordi.. Ed è tutta una questione di testa. Chissà, questo ennesimo caso, cosa abbia voluto dirmi. Intanto, se vi capita, andate a vedere questo spettacolo teatrale. Merita.
( compagnia teatrale "Il Melarancio")
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