Seconda tappa
- pasoapaso6
- 14 gen 2017
- Tempo di lettura: 2 min

Notte. Roncisvalle. E' stata una nottata atroce. Batto i denti dal freddo. A differenza degli altri pellegrini, io, non ho il sacco a pelo ma il sacco-lenzuolo. E purtroppo fa un freddo cane. Tanto che mi metterò 3 maglie, 2 pantaloni, l'asciugamano come coperta e il giacchetto. Mi capiterà di dovermi "insaccare" un altro paio di volte lungo il camino. Un paio di tappe dopo, invece, addirittura andrò a letto dopo aver fatto la seconda doccia e con i capelli ancora bagnati, visto il caldo che farà. Buona o pessima idea il sacco-lenzuolo? Pessima. Fortunatamente con il passare dei giorni troverò albergue provvisti di coperte.
Dopo la nottata da incubo, la sveglia suona alle 6.30. Poco male, tanto non riuscivo a dormire. Parto senza aver fatto colazione, con l'idea di comprar qualcosa al primo paesino che trovo sulla via, a 4 km. Ho ancora dei biscotti acquistati a saint jean, nel caso abbia fame. La seconda tappa, con poco dislivello, per me si rivela peggio della prima. La notte insonne, la stanchezza accumulata della tappa precedente, ed il sole del 2 settembre faranno si che a metà tragitto mi "accasci" all'ombra di un casolare per una mezz'oretta. La mia perenne pressione bassa non aiuta, tanto che, per riprendere energie, uso l'acqua che mi è rimasta per scioglierci una bustina di polase. È proprio in questo momento che passano due signori spagnoli, D e F. I pellegrini ormai non sono molti in giro, la maggior parte mi ha già superato da un pezzo. Il mio passo non è dei più veloci. Si fermano per chiedermi se va tutto bene. Gli faccio capire che mi gira la testa ed ho bisogno di un attimo per riprendermi. Cortesemente mi domandano "vuoi che ti aspettiamo?" "No no, grazie, proseguite pure!" Al che mi dicono "allora ti aspettiamo a Zubiri, mi raccomando. Guai a te se non arrivi!" Sorrido. Qualche minuto per riprendermi e riparto. 200 metri dopo chi trovo? Di nuovo loro. Si erano fermati accanto alla fontana alla fine del piccolo paesino. Sospetto per aspettarmi. Sospetti confermati quando noto che riprendono a camminare poco dopo che li ho superati. E per fortuna! Mi aiuteranno, infatti, "spalleggiandomi" per un bel tragitto. Il camino è anche questo, aiutarsi l'un l'altro, anche solo con qualche parola gentile e di incoraggiamento. Sorrido. Chissà quante belle persone incontrerò lungo la mia strada..
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