Fearless (senza paura)
- pasoapaso6
- 5 gen 2017
- Tempo di lettura: 1 min

Dicono che il cammino inizi realmente molto prima dell'effettiva partenza. Ed è vero. È un cammino interiore, basato sulla tua necessità di metterti in gioco, ritrovare te stesso, capire fin dove riesci a spingerti e riuscire ad accettarti finalmente per come sei, con i tuoi pregi ed i tuoi difetti. Credo che il mio percorso sia iniziato qualche tempo fa, quando la volontà di farlo mi era saltata in mente in qualche modo, ma non mi sono mai impegnata più di tanto nell'applicazione pratica di questa volontà. Poi, ad inizio anno, la svolta. La consapevolezza che era arrivato il momento. Ed é un bisogno che ti nasce da dentro, dirompente, incontrollabile, totalizzante. Pauroso e temuto a tratti, ma bello. All'inizio ero sdubbiata dal fatto di intraprendere questa avventura da sola. Partire con qualcuno è anche un modo per spalleggiarsi, aiutarsi, rimanere in qualche maniera nella "comfort zone" personale, con rischi e pericoli minori. Ma è un altro tipo di cammino. Penso dipenda tutto dal motivo per cui decidi di partire. Io parto per riscoprirmi, per ritrovar me stessa, per perdonarmi e riuscire a mandar giù quei bocconi per me ancora troppo amari. E, ritrovar te stesso, non è possibile farlo, in 2.
( agosto 2016, in foto una pietra miliare del Camino con la scritta Fearless)
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